salentinizzati

Così come ci si sintonizza su una stazione radio per ascoltare notizie, musica e curiosità, "Salentinizzati" è uno strumento che permette di rimanere sintonizzati con il Salento 365 giorni all'anno. Tradizioni, eventi, curiosità e piatti tipici della cucina salentina troveranno spazio e saranno in bella mostra per ogni tuo desiderio, necessità e voglia di divertimento. 

Ps. Metti tu l'accento giusto se sei già "salentinizzato" o se desideri "salentinizzarti".

Una ricerca dimostra che friggere con oli vegetali può provocare il cancro.

Che la frittura fatta con olio di semi, girasole, mais o altri oli vegetali facesse male lo si sapeva da tempo, ma l'articolo di qualche settimana fa pubblicato sulla testata londinese The Telegraph ne conferma i timori e, nell'era di internet, la notizia si diffonde come un tamtam.

Martin Grootveld, professore di chimica bioanalitica e chimica patologica presso la De Montfort University di Leicester, ha condotto la sua ricerca su un tipico piatto della cucina "british": il fish and chips. Grootveld, ha dimostrato che gli oli vegetali, portati ad alte temperature, rilascerebbero sostanze tossiche fino a 200 volte maggiori rispetto ai limiti indicati dall'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Mentre, le fritture fatte in olio d'oliva, di cocco e mediante l'utilizzo di grassi animali (strutto e burro) generano livelli decisamente inferiori di aldeidi, nonchè le molecole sprigionate dagli oli scaldati e che sono ritenute responsabili di disturbi cardiologici, obesità e insorgenza di tumori. L'esposizione al rischio è dato da più fattori: temperatura e tempo di esposizione al calore, il cosiddetto "punto di fumo" dell'olio e infine la concentrazione di acidi grassi polinsaturi.

Lo stesso timore del professor Grootveld viene manifestato da John Stein, emerito professore di neuroscienze ad Oxford. Il professor Stein dichiara "il cervello umano sta cambiando in modo così tanto preoccupante quanto i cambiamenti climatici". Secondo Stein, il consumo eccessivo di oli vegetali ricchi di Omega 6 acidi, contribuiscono alla riduzione degli acidi grassi Omega 3 critici nel cervello. Pertanto la mancanza di Omega 3 nel cervello, secondo Stein, porterebbe all'aumento di problemi di salute mentale e altri problemi quali per esempio la dislessia.

Le ricerche, ancora una volta, premiano l'olio d'oliva ritenendolo il più adatto in cucina rispetto ad altri oli.

TheTelegraph 1

 

Back to top