Ciciri e Tria la “regina” della tradizione culinaria salentina

“Tria” dall’arabo “itrya” significa pasta fritta o pasta secca e nella tradizione salentina, le tagliatelle vengono preparate con acqua e farina senza uovo. L’usanza vuole che la “Ciciri e Tria” venga preparata il 19 Marzo, giorno in cui si festeggia San Giuseppe Patriarca, e si imbandiscono grandi tavolate dove la Ciciri e Tria fa da “regina”. I ceci vengono messi a bagno in acqua fredda con un cucchiaino di bicarbonato la sera precedente; il mattino seguente si risciacquano, si mettono in una pentola di terracotta con acqua fredda, uno spicchio di aglio, due pomodori, una foglia di alloro, una cipolla, un po’ di prezzemolo, del sedano e un po’ di sale e si lasciano cuocere a fuoco lento.  La “tria” precedentemente preparata e essiccata, viene in parte fritta in olio d’oliva e in parte lessata con il brodo dei ceci, a fine cottura si aggiunge la “tria” fritta e si mescola con un cucchiaio di legno, si uniscono i ceci e infine si condisce con olio extra vergine di oliva e peperoncino.